La teoria della prospettiva temporale di Philip Zimbardo spiega in che modo la percezione che abbiamo del tempo influenza i nostri processi decisionali e il nostro comportamento.
Ho voluto chiedere sui miei canali social – A cosa pensate quando sentite parlare di perfezionismo? - , perché ritengo che nell’ambito della psicologia sia importante decostruire alcune false credenze, partire dal definire cosa non è qualcosa per arrivare poi a definire cos’è. Quando si parla di perfezionismo è facile cadere in errore perché l’aggettivo…
Le nostre aspettative parlano di noi, delle nostre esigenze e, anche per questo, anche qualora non venissero direttamente sondate, sarebbe opportuno esplicitarle.
Non comunicare è una comunicazione, ma non è quella che vorremmo, soprattutto perché è quella che non prevede uno scambio in cui noi possiamo liberamente esprimerci sentendoci protagonisti attivi. Questo ci frustra, nel migliore dei casi e ci porta a metterci in discussione, nel peggiore.
Oggi, la psicologia non può trascurare la vita che l’individuo conduce online, in un ambiente sociale che sicuramente non è l’ambiente reale, ma che, allo stesso modo, contribuisce, sotto molti punti di vista, al continuo processo di costruzione del nostro senso d’identità.
A me piace pensare che i ruoli siano un casco quando si va in moto, la cintura di sicurezza in macchina, la divisa di un carabiniere, di un poliziotto, di un’assistente di volo, una convenzione sociale, un’azione necessaria, salvavita o conciliante, sotto la quale e dentro la quale, però, c’è una persona.