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Abbiamo smesso di negoziare l’amore?

Le relazioni amorose sono un fatto complesso. L’incontro tra due persone non è mai privo di significato.
Anche quando dichiariamo di essere disinteressati e capaci di mantenerci distanti da possibili coinvolgimenti emotivi, in realtà stiamo agendo così per una scelta consapevole. È importante ricordarlo: la nostra scelta è influenzata dal bisogno che percepiamo di avere, o dalla volontà di proteggere noi stessi dall’idea di essere bisognosi di qualcosa.

Probabilmente avrete sentito parlare delle quattro fasi che si attraversano nella costruzione di una relazione di coppia: innamoramento, disillusione, negoziazione, e amore maturo. Credo che sia utile rivederle, ammettendo che oggi ci troviamo in una fase in cui spesso la conoscenza s’interrompe subito dopo la disillusione e la ricerca riprende, talvolta con il forte desiderio di rivivere quelle sensazioni tipiche dell’innamoramento, quando le proprie fantasie venivano proiettate sull’altro, idealizzandolo. Quanto più oltre andremo con l’idealizzazione tanto più la disillusione spingerà a disinvestire.
La negoziazione richiederebbe un impegno ben maggiore di quanto sembri invece necessario per avviare nuovi tentativi di conoscenza.
Il rischio di rimbalzare tra l’idealizzazione e la disillusione è quello di costruire aspettative irrealistiche, in un verso o nell’altro, di considerare l’oggetto dell’idealizzazione e della disillusione rispettivamente perfetto o difettoso.
Ho scritto e parlato tanto di perfezionismo, atteggiamento di ricerca della soddisfazione nel perseguimento di uno standard elevato e purtroppo mobile, perché sempre pronto a spostarsi un pezzetto più verso l’alto. Fermarsi e rinunciare alla perfezione, anche nella scelta del partner, non significa arrendersi, ma ascoltarsi e magari arrendersi sì, ma al fatto che per amarsi è fondamentale riconoscersi nel rispettivo essere umani.

A questo punto, si avvia il processo di negoziazione. Cosa si negozia? I valori, gli ideali e le preferenze. I valori sono spesso stabili nel tempo e, di conseguenza, è cruciale riconoscere che profondi disaccordi su temi che toccano la nostra identità possono compromettere la solidità della relazione. Gli ideali, invece, possono evolversi, perdendo o acquisendo forza nel tempo. Avere ideali diversi non è un ostacolo insormontabile per lo sviluppo di una relazione matura, ma richiede un lavoro di autentica accettazione dell’altro, rinunciando all’illusione di volerlo convincere a cambiare. Le preferenze, infine, rappresentano la negoziazione quotidiana, che può essere quella più stimolante e capace di mantenere vivo il rapporto.
Per negoziare efficacemente valori, ideali e preferenze, è fondamentale prima comprendere i propri. La scelta di una dieta vegana, ad esempio, è un valore, un ideale o una preferenza? Dipende dal significato che attribuiamo a questa scelta, e sarà proprio questo significato a determinare quanto sarà rilevante per noi condividerlo con il partner.

Non è necessariamente negativo né motivo di preoccupazione se il percorso di esplorazione nelle relazioni si protrae nel tempo. L’amore maturo, oggi, dovrebbe essere – o almeno auspicabilmente lo è – un amore libero, scelto consapevolmente, desiderato e riconosciuto come un valore aggiunto. In questo senso, non si tratta di uno schema predeterminato nel quale siamo costretti a inserirci, ma di una dinamica che riflette la nostra libertà di scelta. La vera questione da esplorare è se questo periodo di scoperta sia orientato alla ricerca di una perfezione ideale o, piuttosto, alla conoscenza profonda di sé e alla consapevolezza di fare una scelta libera e autentica.

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