A me piace pensare che i ruoli siano un casco quando si va in moto, la cintura di sicurezza in macchina, la divisa di un carabiniere, di un poliziotto, di un’assistente di volo, una convenzione sociale, un’azione necessaria, salvavita o conciliante, sotto la quale e dentro la quale, però, c’è una persona.
I confini, fisici ed emotivi, come un luogo di passaggio per entrare dove si è ben voluti e si accettano le condizioni di chi lì dentro vive e protegge così la sua identità.